Malesia,Thailandia,Dubai 2009 by air (con VIDEO)

Diario1 – Questo il viaggio che avremmo programmato…la realtà..si vedrà..ehehhh! 18Gen09

Quest’anno, non disponendo dei consueti 3 mesi per andare a “svernare” al caldo in camper, come gli anni precedenti, in pochi giorni, abbiamo preparato sul web, questo impegnativo , ma vivace “programmino alternativo” di circa 1 mese e 10 gg. che ci vedra’ toccare per la prima volta dai 3 ai 4 paesi orientali.
Premettiamo che, non amando restare inchiodati ad un seggiolino di un aereo per 12/13 ore consecutive, nel programmare questo “viaggetto” abbiamo utilizzato la stessa metodologia del camper e cioè farlo a “tappe”, e soprattutto fermarci dove, come e quando ci pare….possibilmente.
Infatti, partiamo, avendo prenotato solo i voli di lunga percorrenza e qualche hotel all’arrivo, ma per il resto andiamo un po’ alla “ventura” (che delizia… finalmente!!!) e cercheremo di prenotare sul posto, quello che piu’ ci aggrada.(il programma quindi potrebbe essere suscettibile di sostanziali modifiche). Qualora non trovassimo, amen… una bella “canadese “ (nel senso di..tenda ehhehhh) su una spiaggia e..via .. “a cul biott”…..ahahhhhh!!!!
(Lo dico spesso ad Anita, qui se non recuperiamo lo “spirito giovanile”, (almeno quello, perbacco, dal momento che per il resto….ehehhhhh!!! NISBA!!!....siamo fregati!!! Ohohhhhhhh!!).


Partiremo quindi il 18 gennaio da Milano Linate per Francoforte con Lufthansa e sosteremo in Hotel per attendere, l’indomani, la partenza del volo per Dubai/Kuala Lumpur. Abbiamo preferito Emirates, l’ottima compagnia aerea degli sceicconi del golfo, che ci permette , pensate , allo stesso prezzo del biglietto , di fare sosta a Dubai (al ritorno) e di poter visitare questa citta’/Stato, da tutti ormai paragonata all’ottava meraviglia del mondo per le imponenti strutture sorte ed altre in continua espansione… per farla breve, e’ il caso di dire che faremo sosta a ..Paperopoli..ahhh!!!


Ripartiremo da Dubai e dopo circa 7 ore e mezza di volo, dovremmo giungere a Kuala Lumpur,
una delle scintillanti e prosperose capitali degli investimenti finanziari asiatici,che come noi europei,se non peggio, si stanno leccando le stesse “ferite”, nella quale vorremmo pure visitarla qualche giorno.
(sappiamo anche cosa, ma ve lo diremo poi)
Giunti cola’, gia’ ci alletta l’idea che essendo Kuala , a pochi gradi a nord dell’Equatore, finalmente ci toglieremo di dosso le nostre “coperte” ed inizieremo a vivere in abbigliamento estivo. Pare che laggiu’ le temperature si aggirino su 30/33 gradi di giorno e 23/25 di notte..sopra lo zero… ehehhhh!!)


Dopo la visita della capitale Malese, un altro volo ci portera’ su Langkawi, bella isola sempre malese, sulla quale dovremmo sostare qualche giorno (ma anche qui e’ tutto da vedere e decidere in loco)


Terminato il soggiorno su Langkawi, dovremmo prendere una specie di traghetto (abbiamo però letto che somiglierebbe di piu’ ad una “lancia” veloce, quasi simile a quelle usate dai pirati che abbordavano le navi e, navigando nell’angusto braccio di mare dello Stretto di Malacca, che divide le coste dell’Indonesia dalla Malaysia, approdare su Koh Lipe, una fantastica piccola isoletta a forma di farfalla, (l’abbiamo scoperta su Google Earth) appartenente pero’ alla Thailandia.
Qui lo sbarco dovrebbe avvenire quasi a livello di Normandia, ma su un’incantevole spiaggia e quando sei ancora con i piedi a mollo, devi esibire il passaporto, dove un locale poliziotto, metterebbe il timbro di entrata , dandoti pure il benvenuto in terra Thai!! Mah!!! Boh!! Vedremo..tutto da verificare.
Su questa deliziosa isola, dovremmo fare qualche giorno di relax, tipo Robinson Crusoe (Anita, naturalmente, e’ gia’ addestrata per farmi da “Venerdi’” ahahhhhh!!! su spiagge, ci dicono, …borotalco… ehehhhh!!!).


Quando saremo stufi di Koh Lipe , dovremmo rimetterci in mare (..immaginate.. io “Fantozzi” ed Anita “Filini” con valige,, beauty case, trolley ecc. ecc. che “annacquiamo, fra un traghetto e l’altro.. ci mancherebbe solo la…”Bianchina”…pregusto le…risate… ehehhhh) e raggiungere l’altra bella isola di Koh Lanta, che a sua volta si divide in Ko Lanta Noi (in thailandese “Noi” significa “piccola” e Ko Lanta Yai con immense spiagge.


Terminato di esplorare (..si fa per dire) Ko Lanta, proseguiremo sempre via mare per le decantate Phi Phi Islands (anche queste isole con spiagge da.. sogno)


Su Phi Phi avremmo programmato di restarci 3/4 giorni (mah!! Forse di più. Chissà... vedremo)
Poi, ancora via mare, dovremmo raggiungere la penisola/Regione di Krabi (a sud della Thai)
Dopo aver soggiornato anche a Krabi e dintorni, con un bus di linea,raggiungeremo Phuket.


A Pukhet, oltre che soggiornarvi, vorremmo fare un’escursione sul fantastico Arcipelago delle Similan , nel Mar delle Andamane ( …ci dicono che sono veramente selvagge ed il mare dello Tsunami, non e’ dei piu’ calmi…ma di questo vi parleremo)


A Phuket o dintorni dovremmo restare, pochi giorni e cioe’ fino al giorno dell’imbarco su un aereo di Air Asia che ci riportera’ in Malesia, per iniziare la mesta via del ritorno, non prima pero’ di fare tappa a a Dubai e sostare 4 giorni circa, per visitare la città/Stato e, tempo permettendo, fare una “capatina” nell’inaccessibile penisola del Musandam e nello sceiccato del Fujairah sull'Oceano Indiano.


Quindi il finale Dubai – Francoforte - Milano


Insomma.. avete capito, in questi posti ci andiamo per la prima volta, non sappiamo proprio nulla, abbiamo “studiato “ tutto a tavolino, sul pc e altre info di qualche amico… e se avete la pazienza di seguirci con i ns/ futuri appunti/diari..siamo sicuri che vi terremo ..allegri.


..continua....


25 gennaio 2009


Diario2 - Impressioni e realta' della prima tappa..Milano - Francoforte - Dubai – Kuala Lumpur


Con freddo e pioggia, siamo partiti puntuali da Linate con Lufthansa ( a sti tedesconi,.bisogna riconoscergli i meriti!!!) ed in meno di un'ora e 20 minuti siamo giunti a Francoforte (ma sulle Alpi ci siamo dovuti "attaccare" ai seggioloni, perchè si "ballava" … evidentemente… la forte perturbazione) e per non smentirsi ancora, appena usciti dall'enorme e ben attrezzato Aeroporto di "Frankfurt am Mein", (ragazzi..si fa per dire: ma con tutto il rispetto per la nostra Malpensa… quest'ultima..gli lustra le scarpe ahahhhh!!)
non abbiamo fatto neppure in tempo a chiamare lo "shuttle" dell'hotel che gia' uno si avvicinava e chiedeva (bontà sua, in tedesco ..azz!! ed io che non ne spiaccico neanche una virgola) se fossi Herr...(quando gli ho detto: Paesà, parlami almeno la lingua d'Albione…ehehhh!! altrimenti, facciamo un discorso fra sordi, allora si e' messo a ridere, si e' sincronizzato pure lui ed in 15 minuti circa ci ha portati in Hotel.


Il di' dopo, ben riposati e dopo una ricca colazione a base di fette biscottate, marmellate, omelette, uova, bacon, e…..wurstel…e te pareva che potessero mancare.. ci siamo fatti riportare nel big airport, dove a conferma che a Linate, (e nel resto d'Italia?) chiedono di pagare la connessione Wi-fi in attesa di partire, qui (ed in quasi tutti gli altri aeroporti del mondo) puoi comunicare GRATIS col tuo pc portatile e per il tempo che ti occorre.


Puntualissimo l'aereo e' decollato per Dubai.


Ora, e' da bordo di questo splendido Boeing 777-300 della Emirates, che, dopo essere stati serviti del pranzo (che non era niente male, ma il vino, ..perbacco..made in Turchia, però..) ho risfoderato il mio nano-computerino e sto scrivendo queste mie considerazioni (d'altronde 6 ore di ozioso volo, si debbono pur far trascorrere ..o no? (ormai a bordo di varie compagnie si possono tranquillamente usare i propri computer, (e qui vedo che sono in molti che lo stanno utilizzando) come anche palmari contenenti giochi elettronici per ragazzi (Playstation ecc.ecc.) ad eccezione della fase di decollo e di atterraggio, non ancora internet , ma il telefonino, quello no! (pare che non siano riusciti ancora a risolvere il fattore interferenze , oppure, si pensa, debbono, far "rendere" quello satellitare di bordo a prezzi da..sceicchi ??? Ehehehhhhhh!!! Mah!!!


Siamo seduti in comodi sedili, dove notiamo un sufficiente spazio per le gambe. L'aereo e' pieno e pensiamo di essere gli unici italiani a bordo (riteniamo che molti passeggeri occidentali vadano a Dubai anche per lavoro, oltre che molti "ricchi" arabi) e le belle hostess assai premurose, ci assistono con vera professionalità. Grazie inoltre ad uno steward portoghese, trovato al ceck-in di Francoforte, che parlava anche italiano, (così, "non perdeva l'uso della lingua" ha detto) abbiamo chiesto ed ottenuto 2 posti lato finestrino e mentre vi scrivo, butto anche l'occhio allo scenario che ci passa sotto e vedo a sinistra la penisola di Crimea e la distesa del Mar Nero. Attualmente la velocità dell'aereo che, assieme alle località, appare sul display e' di 1046 Km all'ora !!! Voliamo a 11.000 metri d'altezza e fuori c'e' una temperatura di 56 gradi sottozero!! Ora… minuscola appare Trabzon, (la mitica Trebisonda… per chi la perde) quindi il Mar Nero l'abbiamo gia' superato e ci troviamo sulla Turchia. Mancano ancora circa 2 ore e 30 minuti per Dubai , nel quale stimiamo di atterrare alle ore 23 locali (le 20 in Italia)
Il viaggio prosegue e… per adesso...bene.


Chiudo, anche perche' ci stanno servendo delle "delicatessen" e riapriro' sull'altro aereo che ci portera' a Kuala Lumpur in Malesia.


Da noi e… ma si… anche da tutti i "vacanzieri" di questo.. Boeing …ehehhhh!!!!
un "grande" ed è il caso di dire "alto" abbraccio dagli … 11.000 metri nel cielo della Turchia, pardon…….. stiamo gia' sorvolando..l'Iraq…azz!! …stringiamoci.. "qualcosa" …ahahhhh….sperando che a "quelli a stelle e strisce" laggiu' non gli venga voglia di fare il tiro al…piccione..ehehhhhhhh!!!


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Dubai, ovvero, la citta' dei ..Paperoni, non l'abbiamo ancora visitata, perche' lo faremo al ritorno, ma gia' l'aeroporto la dice lunga sulla vocazione che hanno da queste parti.
Sorvolando di notte , il ricco golfo degli Emirati, ti sembra che il cielo sia passato sotto l'aereo, con le tante lucine che in lontananza sfavillano, nel buio pesto, trattandosi delle centinaia ( o migliaia?) di pozzi petroliferi che pompano oro nero, arrivando poi, con volo radente sulla costa, un'immensa area di ordinate luci (tanto loro, la bolletta non la pagano) illumina città, vie e quartieri "a giorno"
Quando infine si entra nel mega-galattico Aeroporto di Dubai, e' l'apoteosi di colori, negozi, luci psichedeliche, pubblicita' che t'invade.


Purtuttavia, parrebbe che "l'Emiro" cominci ad avere qualche difficolta' a raggiungere, l'ultimo giorno della "quarta settimana" ( pure lui !?!?!?...il tapino… non ci possiamo credere…ahahhhhhhh!!!) (vedere articolo de "la Repubblica" del 19 gennaio).
Si vocifera che in un giorno abbia perduto qualcosa come 484 milioni di dollari …ma ne possiede pur sempre altri ..35 di ..miliardi…..di dollari…azz!!
Vabbe' …ma torniamo al viaggio.


Siamo ripartiti dunque per Kuala Lumpur (Malesia) a bordo di un A330, pienissimo ( e pensavamo che da quelle parti ne andassero in pochi).
Questo volo di circa 6 ore e 50 e' stato caratterizzato da forti pertubazioni, soprattutto in arrivo sullo Stretto di Malacca, con violente turbolenze cui l'aereo veniva sottoposto (stavamo sorvolando l'area dei monsoni e dello tsunami) ed improvvisi, quanto paurosi, vuoti d'aria, tanto che non pochi passeggeri (Anita compresa) sono dovuti ricorrere alla "busta". (Bisogna riconoscere comunque che la..cosiddetta "strizza" in certe occasioni, inevitabilmente ti passa per la mente,..però, poi, ti conforti, dicendoti….. e' il destino…intanto ti senti un po' …umido... ehehhhhh)


Atterrati a Kuala, con 32 gradi di temperatura ( a gennaio!!!) un pò… stanchini, abbiamo preso un taxi (per chi non lo sapesse l'aeroporto e' distante circa 75 km dalla citta') e ci siamo fatti accompagnare in albergo..dove siamo letteralmente ..crollati dal sonno…..


Stamattina siamo in perfetta forma ed in questi 3 gg. ci visiteremo la citta' e poi di nuovo in volo per l'isola di Langkawi….(come da ns/ programma) situata proprio nello Stretto di Malacca…..ma questa ve la racconteremo fra… qualche settimana….dopo esserci "stravaccati" in totale relax su una soffice spiaggia tropicale.


...continua....


Diario 3 – Kuala Lumpur – Langkawi (Malaysia) – Koh Lipe (Thailandia)


Tre intensi giorni di visita, come piace a noi e cioe’ su monorotaia sopraelevata che attraversa una buona fetta della città, in pratica il loro metrò che viaggia a circa 40 metri di altezza, (forse e’ antiestetico, ma e’ funzionalissimo, costa poco e…che vista !!!), bus pubblici, taxi (che costano altrettanto poco), ma soprattutto a..piedi, ci hanno fatto scoprire la calda ospitalita’ dei malesi e la loro capitale, che pur non vantando templi rinomati, come quelli cambogiani, birmani o thailandesi, ha creato dei “templi “ moderni quali le DUE torri gemelle, meglio conosciute come “Petronas”





due imponenti edifici di cemento e acciaio inox, di ben 452 metri di altezza (si.. non hanno badato a spese…) e’ proprio il caso di dire ..la potenza del..petrolio, infatti esse sono state realizzate dalla societa’ petrolifera di stato malese, la “Petronas”, appunto, in pratica la nostra ENI, ed i cui piani sono occupati dai propri uffici, Questi 2 grattacieli sono stati fino a poco tempo fa le torri piu’ alte del mondo, (primato ora battuto da quello di Dubai che pare superi gli 800 metri di altezza) sulle quali abbiamo voluto salirci, (il ticket e’ gratuito, ma occorre prenotarsi) per contemplare dall’alto questa citta’ pienissima di altri grattacieli e soprattutto tanto, tanto verde che ci e’ sembrata essere stata costruita in una giungla.
La Malaysia, infatti si sviluppa tra il 3° ed il 7° parallelo nord, ad uno schioppo dall’ Equatore e la vegetazione e’ talmente rigogliosa e varia che si avvicina appunto alla…..giungla.
Abbiamo visitato il Museo Nazionale Negara, storia di usanze e comportamenti del popolo malese e di notte il caratteristico e brulicante quartiere di “China Town”. In questo periodo e per 2 settimane circa si celebra il Capodanno Cinese…il quartiere infatti si e’ rivelato un vero otre di odori, profumi (ma anche di puzze !!) fumi di grigliate, bancarelle..insomma di tutto e di piu’. Una baldoria indescrivibile….con tanto di lunga processione con in testa il famoso Drago cinese ,lungo diversi metri che veniva fatto ondeggiare a destra ed a manca in tutte le vie ed alla cui processione ci siamo associati anche noi, filmando e fotografando le varie coreografie…. E dite poco.. quest’anno ci siamo pure fatti ben 2 capodanni…ehehhhh!!! Ma stavolta mancava il…tacchino!!!!!
Siamo andati inoltre ad assistere ad una bellissima manifestazione di musiche e danze in costume rappresentate dai vari Stati che compongono la Federazione malese.
Abbiamo ammirato ed apprezzato in particolare i canti ed i costumi degli indigeni del Sabah e del Sarawak regioni dell’ancora oggi misterioso e selvaggio Borneo (che meriterebbe un bel viaggetto ad hoc…vedremo)
 
(Alcune danze del Borneo ed i festeggiamenti
 
del Capodanno cinese in Kuala Lumpur)

Non abbiamo visto “l’old indian temple” un antico tempio dove va a pregare la numerosa comunita’ indiana (la Malaysia e’ in prevalenza formata da Malay, islamici, ma sono presenti 2 grosse comunità, quella cinese e quella indiana, oltre a vietnamiti, cambogiani, giapponesi, indonesiani etc. etc. insomma un crogiuolo di razze e di religioni che fino adesso, pare vivano in apparente armonia, (ma durante i vari spostamenti i tassisti delle varie etnie, ad alcune nostre informazioni (piu’ che altro sapere come si vivesse in un caleidoscopio di genti), sparlavano degli altri: addirittura David, un Malay cristiano (che sono pochi qui) inveiva contro il Primo Ministro ed un altro tassista cinese, ce l’aveva con gli islamici… tutto il mondo e’ paese.


All’alba del terzo giorno, abbiamo lasciato l’Hotel Dynasty e ci siamo fatti accompagnare all’aeroporto LCCC (Kuala ne ha 2, l’altro e’ il KLIA, cioe’ il principale) per imbarcarci sul volo Air Asia per l’isola di Langkawi. In attesa del decollo approfittando del Wi-fi gratuito, tramite il ns/ pc, abbiamo fatto una prenotazione “al volo “ per un hotel sull’isola thailandese di Koh Lipe, che nel giro di 10 minuti ci ha dato la conferma. Meraviglia della tecnologia.
Siamo quindi, puntualmente decollati per l’isola, (non prima di aver depositato in uno “Storage” dell’aeroporto, tutti i pesanti indumenti invernali che ammontano a circa 10Kg per riprenderceli fra un mese circa, di ritorno dalla Thailandia)
Atterrati dopo circa un’ora su questa verdeggiante isola, ci siamo recati presso il tourist office locale per chiedere degli hotel disponibili (qui non avevamo la prenotazione) e con somma sorpresa ..gli hotel dell’isola risultavano quasi tutti pieni.
Il motivo era proprio del Capodanno Cinese, i cui cittadini si recano in vacanza per quasi 2 settimane proprio sull’isola di Langkawi. Ahi, ahi, ahi… ci siamo detti.
Eravamo quasi pronti a pensare che la ns/ profezia di dormire in spiaggia sotto una canadese, potesse avverarsi, quando la gentile Signora del tourist , ci dice che le risultavano libere 3 camere e solo per 3 gg. al Berjaya Beach Resort & Hotels (assieme al Mutiara, uno dei piu’ esclusivi dell’isola)naturalmente abbiamo detto Ok.
Mezz’ora dopo ci stavamo “sacrificando” (obbligati eh, non avevamo scelta !!! ) sotto la doccia del Berjaya. (In taxi avevo detto ad Anita di prepararsi ad andare in…cucina a lavare i…….per pagare il ”bill” ….ehehhhhh!!)


L’isola di Langkawi e’ ritenuta “porto franco” e ci avevano detto che all’interno dei “duty free” si potessero acquistare molti prodotti tecnologici, a prezzi competitivi. Non e’ affatto vero! I prodotti ci sono, per lo piu’ “datati” ma costano di più che acquistarli in Italia. (Anche a Dubai e’ la stessa cosa ed ormai, con la cosiddetta globalizzazione non e’ poi cosi’ conveniente acquistare nelle capitali asiatiche).Quando facevo notare a qualche negoziante che quel prodotto in Italia, costava meno, stringeva le spalle e per giustificarsi, mi rispondeva che in Italia, su quei prodotti non ci sono molte tasse…azz…che eresia.. non immaginava che siamo il paese piu’ tartassato… In un “porto franco” che costa piu’ che da noi…Mah!!!!


Al di la’ di questo, la bellezza delle spiagge di Langkawi non ci ha entusiasmato e non consiglieremmo di trascorrerci una vacanza lunga. E’ da farla solo per coloro che (come noi) volessero raggiungere le isole del sud della Thailandia (koh Lipe) senza passare da Bangkok che e’ piu’ distante.


Terminati i 3 gg al Berjaya, (ottimo resort, tantissimo verde, sempre a mo’ di giungla, con tanto di scimmie che se lasciavi la porta aperta te le trovavi in stanza), fatto il biglietto per la traversata sul boat veloce, ci siamo fatti accompagnare al Thelaga Harbour per passare in Thailandia. Fatta la dogana malese, ci siamo imbarcati, assieme ad altre 16 persone, (inglesi, tedeschi, svedesi, ed un francese) su questo “motoscafone” di circa 15 metri, avente 4 motori con una potenza mostruosa (ben 900 cavalli= 4x225). Appena a bordo uno dell’equipaggio ha ordinato a tutti di indossare il giubbotto di salvataggio….azz! ho pensato..vuoi vedere che qui, stamattina, il mare dello Stretto di Malacca, si e’ “alzato” un po’ agitato e ci fara’ vedere i…sorci verdi???
Non l’avessi mai pensato…appena doppiato il promontorio ed iniziando ad allontanarci dalla costa, il mare si presentava abbastanza “schiumoso” con ondazze cosi’ formate, da mettere “pensieri” e per giunta il pilota del boat, invece di proseguire a velocita’ moderata, ha pensato bene di scatenare tutta la potenza dei 900 cavalli… figuratevi a bordo.. ci tenevamo per miracolo, spruzzi d’acqua… ma che dico… secchiate d’acqua …che arrivavano di fianco…dall’alto, di fronte…guardavo Anita e la vedevo sempre piu’ bagnata.. la barca che semplicemente volava sulle onde con delle grosse spanciate..tutti noi che cercavamo di mettere al riparo video e fotocamere..(sperando che per la pelle ci pensasse qualcun altro..ehehhh!!!) ed il pilota che , non riuscendo a tenere gli occhi aperti per la tanta acqua che gli arrivava addosso..ha pensato bene…non di rallentare..ma di farci ridere.. mettendosi il casco da motociclista con tanto di visiera abbassata (sic!!!) Una scena che da tragica si e’ tramutata in comica…perché, data l’inaudita velocita’ che costui, insisteva a tenere con quel mare, per i continui sobbalzi, il tapino picchiava pure la testa sotto la capote. Per farvela breve.. in mezzo a comprensibili preoccupazioni, ma anche a fragorose risate …meglio cosi’.. e con mare grosso, in meno di 50 minuti (ben 35 miglia), tutti bagnati, eravamo finalmente in Thailandia, al riparo, nell’incantevole baia di Pattaya della splendida isola di Koh Lipe. (Abbiamo tutti pensato che il pilota.. quella mattina, si fosse fatto, ”una pera”. Mah!!! (Ci avevano detto che la traversata normalmente durava un’ora e 15 !!! )


Avvicinandoci a riva, ci aspettavamo che almeno Koh Lipe avesse..chesso’… un porticciolo..un pontile.. un tronco nell’acqua… per facilitare lo sbarco….macche’.. a Koh Lipe si scende ..come sono sbarcati quelli in …Normandia… si, avete capito benissimo… proprio così.. ci si deve lanciare in circa 40 cm di acqua e raggiungere la battigia…ma non e’ finita….nessuno ti porta le valige e devi sbarcartele da solo....sulle spalle….A Koh Lipe si arriva (e si parte) in questo modo. Insomma se oggi desideri veramente una vacanza in una splendida isola (e Koh Lipe con il suo vasto arcipelago, lo e’) non ancora “aggredita” dal turismo di massa..beh!! alcuni “inconvenienti” si debbono mettere in conto.
Ma ne vale veramente la pena, quest’isola e’ agli albori del turismo (fino a quando?), infatti non ci sono ne’ auto, ne moto e poche biciclette..semplicemente perche’ non ci sono strade !!!! Ma ci sono appena 3 grandi spiagge mozzafiato (Pattaya, Sunrise e Sunset) acqua turchese e sabbia borotalco. Si mangia sulla spiaggia (si, la sera apparecchiano i tavoli sulla sabbia) e si mangia quasi solo….pesce!!! Dalle aragoste, ai calamari, dai tonnetti ai barracuda agli sneepers…tutto alla brace e tutto a meno di 10 euro a testa!!!! …proprio la vacanza che si sogna… o no?
Ora dopo 3 giorni trascorsi su questa incantevole isola, sotto un sole ferragostano (ieri qui ha segnato ben 35 gradi !!!) un’acqua che piu’ calda non c’e’, spiagge tropicali di sabbia bianca..quasi cipria….noi mezzi..abbrustoliti….(siamo dovuti ricorrere a creme, con fattore da 35 a 50), ci apprestiamo a fare qualche piacevole escursione nell’arcipelago con i caratteristici long tail asiatici.
(Ah.. dimenticavamo di dirvi che qui, sulla base del ns/ programma, dovevamo starci solo 3/4 gg….bene.. sono gia’ diventati 6 e forse allungheremo…chissà… vedremo…Boh!!)


Ma…adesso e ‘ tardi…il prosieguo a quando lo avremo piacevolmente vissuto…


...continua ....


Diario4 – di isola in isola da Koh Lipe – Koh Lanta – Phi Phi Islands …nel caldo Mar delle Andamane..


Dopo 6 intensi giorni, piacevolmente vissuti nella natura, oseremmo dire, quasi primordiale, dell'isola di Koh Lipe, (ma anche qui, purtroppo, comincia ad affluire turismo…) fra interminabili bagni in acque calde e cristalline in contesti da… cartolina, snorkeling su barriere coralline ricche di fauna marina, qualche video subacqueo, pranzetti al sacco su spiagge da sogno come sulle incantevoli Koh Rawi e Danang,sulle quali abbiamo fatto delle bellissime escursioni e dove abbiamo fatto conoscenza con una piccola comunita' di "zingari di mare", anche chiamati "Moken" in birmano, e "Chaw lay" in Thai, nomadi, di religione animista/feticista (adorano i totem) che abitano varie isole del gruppo delle Tarutao e si dice provengano, dall'ancor oggi misterioso ed inaccessibile, arcipelago birmano di Myeik,
composto da oltre 800 isole situato a sud della Birmania (ora Myanmar) nel mar delle Andamane.
E' quindi giunta l'ora di salutare Koh Lipe e riprendere la via del mare per raggiungere l'isola di Koh Lanta a tre ore di navigazione veloce nel mar dello Tsunami..in direzione nordovest.
Non possiamo per adesso fare paragoni, con altre realta' della Thailandia, perche' questa e' la prima isola che visitiamo, ne' farlo con altri viaggi in contesti diversi, ma alcune riflessioni per quello che abbiamo sin qui visto ,possiamo anticiparle.
I cittadini di questa isoletta, piu' vicini come caratteristiche somatiche ai malesi, avendo scoperto che c'e' da fare soldi col turismo, si danno un gran da fare nel costruire (ahinoi !!!) nuovi resort , iniziando a deturpare l'isola (qui non vanno molto per il sottile e lo stato e' presente solo con 2 cannoniere militari al largo..sob!!!!) con prezzi, per camere "confortevoli", mediamente piu' costose, in confronto alle isole piu' sfruttate ed allo standard thailandese.
(Sia ben chiaro, ci sono anche camere da 30 euro per notte ed anche a meno.(sic!!)..ma per chi intende trascorrere una vacanza "decente" ed avere qualche "comfort" in piu' , sono da evitare. (almeno per noi).
Il costo del pranzo e' veramente irrisorio, dagli 8 ai 10 euro a persona per pesce alla griglia ..calamari, cozze, vongoloni
,(ma anche aragoste, granseole…ottime e piene di polpa.. granchi, piatti unici e principali, di cui ci siamo abbondantemente
e quotidianamente nutriti, pregandoli sempre di non "pitturare" il pesce sulla griglia con le loro spezie un po'..piccantine
) accompagnati da patate al cartoccio e/o riso, l'altro prodotto locale che ci e' piaciuto e' stato il "vegetable tempura", in
pratica verdure cotte in pastella o in umido (somiglia un po' al ns/minestrone, ma molto saporito) prezzi quasi costanti in
tutti i ristoranti (anche in questo settore, intere famiglie (di ex - pescatori, supponiamo), si sono "inventate" ristoratori
ed attrezzano tavoli sulla lunga spiaggia di Pattaya che di sera diventa quasi l'arteria principale dell'isola (infatti
abbiamo viaggiato scalzi per 24 ore e per 6 giorni consecutivi…che goduria !!!...ma che dolori, quando dovremmo rimettere
le ..scarpe..ehehhhh!!!) con grandi griglie, fatte di bidoni tagliati a meta',. Tre mesi fa hanno asfaltato..pardon…cementato
(larghezza 3 metri circa) il "viottolo" di sabbia che collegava le 3 spiagge con ai lati i negozi...si fa per dire..alcune,
ancora catapecchie..adibite a negozi…ma ormai quasi tutte in ristrutturazione.
Gli "shop" piu' presenti sull'isola??? Diving ed Internet Point a 3 BHT al minuto, cioe' 180 Bht all'ora, quasi 4euro e
mezzo, se invece utilizzi un tuo pc, paghi solo poco piu' di 2 ero)


Milko e Federica, una simpaticissima coppia di amici piacentini che vengono da piu' anni e che importano dalla Thailandia oggetti etnici, ci han riferito che quest'anno, questo paese, ha accusato dal 30 al 50% di turismo in meno, a causa della crisi mondiale.


Per coloro che volessero maggiori indicazioni dove alloggiare, noi abbiamo scelto il Bundhaya Beach Resort di Pattaya, bel bungalow con piccolo giardino antistante, a pochi metri dalla spiaggia, a 90 euro per notte, con ricco breakfast incluso.


Bene, Ora si riparte. L'unico inconveniente..o se vogliamo il piu' aleatorio, e' dovuto allo stato del mare.
Koh Lanta dista da Koh Lipe oltre 100 miglia marine, (suppergiu' 182 km) nel periglioso Mar delle Andamane, e per raggiungerla occorrono piu' di 3 ore di navigazione..su un analogo "bolide" nautico da 700 o 900 cavalli di potenza…che
raggiunge velocita' semplicemente mostruose ( e la sicurezza ???..Ma qui..questo aspetto e' secondario…)


Bisogna infatti affidarsi alla fortuna di trovare mare…abbastanza calmo…che secondo noi, lo e' di rado.
Dopo aver salutato una simpaticissima coppia di amici milanesi, incontrati sull'isola, Riccardo e Patrizia, con i quali abbiamo trascorso assieme, giornate ed escursioni e scorazzato a piedi tutta l'isola, ci siamo incamminati scalzi, lungo la spiaggia, pantaloni alla zuava, valige sulle spalle, immersi sino alle ginocchia per salire sul long tail che ci ha portato su una piattaforma in mezzo al mare, ove poi trasbordare sul "bolide", a causa della bassa marea.
Per lo stato del mare, siamo stati fortunati a meta'. Nella prima ora di navigazione, il mare ha creato qualche problema
ad alcuni passeggeri, (soprattutto una ragazza) che sono ricorsi alla famosa "busta" (Anita questa vota, era in forma
smagliante ..ehheeheh..e te credo… dopo diversi giorni di relax su un'isola da sogno… con "no-chalance" e mare "incacchiato" lei
ascoltava musica…ahahhhhh!!!!), ma dopo circa 35/40 miglia, superata l'isola Koh Bullon, il vento e' andato via via
attenuandosi e la navigazione e' proseguita abbastanza tranquilla..


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In questo momento , per far trascorrere piu' velocemente il tempo di navigazione, mentre la "scheggia" fila a quasi
40 nodi, (parrebbe che ci siano solo le eliche in acqua…caspita!!) su un mare che,nel frattempo, e' diventato olio, ho
acceso il mio computerino per scrivere alcune impressioni.A bordo siamo circa 18 passeggeri, di cui ben 6 italiani, ma solo noi in coppia, gli altri, tutti uomini da soli. (come si sa, la Thailandia e' la meta preferita dei nostri connazionali, soprattutto "single").
Ora la barca accosta su una bella spiaggia dell'isola di Koh Muk per far scendere una coppia di inglesi..che, sia chiaro….dovranno farlo sempre a mo' di sbarco in Normandia….cosi' e'…. riprende la navigazione… Ora si avvicina un long tail dell'isola di Koh Ngai (molto bella anche questa) per far scendere altri turisti.. avete ben capito..che questo boat fa anche un po' da "corriera".
Ora spengo e ci sentiremo dopo Koh Lanta…


Koh Lanta


Giunti nel porto di quest'isola, abbiamo subito capito che la musica era cambiata e la ressa di turisti che sbarcavano dai vari traghetti…ci confermavano che eravamo di fronte al cosiddetto turismo di massa (anche se Koh Lanta viene ritenuta
un'isola tranquilla e non e' la preferita dagli italiani).
Siccome viaggiamo senza prenotazioni, abbiamo notato, fra i tanti cartelli di hotels, che ondeggiavano, a mo' di paletta, in mano ad una miriade di persone per "accalappiare" turisti, il Lanta Nice Beach Resort, che una coppia di sposini
italiani, Stefano e Daniela di Riccione,ci aveva consigliato, quale ottimo resort per rapporto qualita'/prezzo, il quale “omino”, contento di portare al suo principale, nuovi clienti, "senza booking", ci ha fatto salire su una confortevole Toyota e
ci ha accompagnato alla Reception a 25 km circa dal porto, sulla spiaggia di Long Beach …ah..dimenticavamo, in Thai, molte localita' hanno una spiaggia che si chiama "Long beach…infatti non potrebbe essere diversamente…le spiagge a volte sono veramente lunghe centinaia di metri..ehehhh!!!)
Dopo aver "strappato" un buon prezzo per 3 giorni, scegliendo un bel bungalow, direttamente sulla spiaggia, con tutti i servizi compresi, internet in camera e pure sulla spiaggia addirittura gratuito e breakfast incluso, abbiamo anche noleggiato uno scooter (poco piu' di 5 euro al giorno) e ci siamo dati alla scoperta dell'isola.


Koh Lanta e' un'isola dove viene privilegiato un turismo familiare, abbastanza tranquillo con un'abbondanza di offerte di
ottimi Resort a prezzi molto competitivi. Quello che fa la differenza e' la mancanza della bellezza dei fondali e la sabbia piu’ scura di questa lunga e larga spiaggia.
Non ha grandi attrattive se non uno pseudo Parco Nazionale al sud dell'isola che
abbiamo visitato e che non ha nulla di speciale. Tre giorni sono piu' che sufficienti per visitarla, pero' al Ko Kay Restaurant si mangia veramente bene ed al Bar-Ristorante "La Monaco" (gestito da un simpatico tedesco che si vanta di fare la migliore cucina italiana ...perbacco...non c'e' piu' religione...ehehhhh) si beve un buon caffe espresso.


Al termine , siamo partiti per Phi Phi Islands, ritenuta qui (dopo Phuket) la Ibiza della Thailandia. Dopo lo tsunami di 4 anni fa che la distrusse e fece circa 3000 vittime, e' stata ricostruita totalmente e, ci dicono, quasi "sfigurata" o , se vogliamo, "devastata nuovamente dallo tsunami dell'edilizia" .
In pratica un "caos" indescrivibile di turisti e nuovi alberghi.
Abbiamo quindi cercato, sulla base di informazioni appropriate, di andare a trovare alloggio negli hotels di "Long Beach",
senza dubbio la piu' bella e fruibile spiaggia di Phi Phi, ma soprattutto la zona piu' tranquilla, lontana dagli assordanti "rumori" delle discoteche e dei Bar a tutto volume. La sera, infatti, se si vuol andare in centro a Phi Phi, bisogna obbligatoriamente prendere la barca. Forse romantico, ma anche un po' scomodino.
Inizialmente siamo stati per 3 giorni all'Andaman Beach Resort (buon albergo, ma carente a ns/ avviso di taluni servizi ) e quindi ci siamo trasferiti,direttamente sulla bellissima spiaggia del Paradise Pearl Resort, dove abbiamo occupato un
bellissimo bungalow, fronte mare.
Anche i prezzi per la ristorazione, a Phi Phi sono quasi il doppio di Ko Lipe e di Ko Lanta, ma c'e' una maggior varieta'.


Vi sono inoltre diverse escursioni da fare sulle isole piu' vicine e dal momento che ci hanno raggiunto i ns/ amici milanesi Riccardo e Patrizia, abbiamo prenotato una long tail tutta per noi , per farci accompagnare sulle varie isole, al largo di Phi Phi.


Abbiamo raggiunto la ormai famosissima spiaggia di May Bay sulla piccola Phi Phi, dove Leonardo Di Caprio ha girato il film.
Spiaggia, acqua e scenario da 7 stelle, ma un casino indescrivibile di barche, barconi e turisti, dove oltretutto, per poggiare le tue orme sulla soffice sabbia, devi aprire il..borsellino…perche' e' un "Parco" (vero scempio !!!) e dal quale, dopo essere scesi, pagato e scattato alcune foto, abbiamo detto al buon Bee, il nostro barcaiolo, di mettere la prua fuori da quell'affollamento e portarci su un buon fondale dove poter fare delle riprese video subacquee. Bee non ha tradito le attese ed abbiamo ammirato per circa 3 ore, fondali pieni di pesce e filmato per circa un'ora. Alle 17 siamo rientrati.


Domani sveglia presto, per un'altra escursione su “Bamboo Island”, altra isola, ci dicono con altrettanti eccezionali fondali trasparentissimi, sperando di poter filmare sott'acqua qualcosa di piu' interessante.


E' tardi ...un abbraccio a tutti ed una cordiale buonanotte dalla ..Thailandia.
Michele & Anita


...Continua....


Diario5 – Phi Phi, Phuket ed il fantastico Arcipelago delle Similan


Il nostro soggiorno a Phi Phi Don si e’ protratto per alcuni giorni, alloggiando al Paradise Pearl Resort, ottimo hotel con bungalow nel verde e vista mare sulla bella spiaggia di Long Beach.


In verita’, appena giunti, la nostra intenzione e’ stata quella di ritornarcene nuovamente al sud, sull’arcipelago di Tarutao, ma considerato che visitavamo la Thailandia per la prima volta, ci sembrava piu’ giusto restarci e visitare altre isole e spiagge nei dintorni, complice, non solo il fatto che i nostri due simpatici amici milanesi, Riccardo e Patrizia, con i quali avevamo passato bellissimi giorni di escursioni a Koh Lipe, ci avevano nel frattempo raggiunto, e che, purtroppo per loro, essendo vincolati alle rigide prenotazione fatte e pagate in Italia non potevano ripartire, ma consapevoli che pur nel nostro lungo tour di vacanza di circa un mese e mezzo , avevamo programmato ben 3 se non 4 Stati (Malaysia – Thailandia, Dubai e probabile, ma non sicura, estensione in Oman) s’imponeva anche per noi un maggior riposo.


Essendo inoltre liberi da prenotazioni e viaggiando “ a piacimento” eravamo nella facolta’ di modificare l’itinerario, preferendo optare per il Parco Nazionale dell’arcipelago delle Similan , sacrificando Krabi, regione che visiteremo una prossima volta.


Con l’amico Riccardo, grande appassionato di mare, nel programmare alcune escursioni, abbiamo puntato su fondali ricchi di pesce, per fare del buon snorkeling e vedere di poter catturare sott’acqua qualche immagine di specie significative. In realta’ abbiamo visto e pure cercato di filmare nel proprio habitat alcune murene ed altra fauna, ma il mare un po’ mosso e di conseguenza la non eccelsa trasparenza dell’acqua, ci ha permesso di restare parzialmente soddisfatti.


Domani, dopo aver salutato Ric e Pat che rientrano in Italia, partiremo da Long Beach per raggiungere, vedere (e, ci suggeriscono, possibilmente ..scappare da) Phuket, o meglio, siccome in tanti ci hanno gia’ spiegato che e’ uguale se non peggio di Phi Phi, col suo caos, e’ molto probabile che sceglieremo qualche localita’ piu’ a nord, come Khao Lak o dintorni, (per ora non sappiamo) quale sosta temporanea, ma soprattutto, quale terminale di partenza ed arrivo per l’arcipelago delle Similan per poi tornare nuovamente a Phuket, visitarla 2 giorni ed imbarcarci sul volo per la Malaysia.


Dopo il soggiorno, ci sentiamo di fare qualche riflessione per coloro che volessero visitare Phi Phi Islands. Le due isole, hanno 3 belle spiagge : Maya Bay, (su Le) Long Beach e Monkey ,quella dove ci sono le scimmie..(su Don).
Phi Phi, “Centro” e’, invece, (non vogliamo essere ingenerosi) un luogo caratterizzato da vie strette, per niente pulite, super-affollato di turisti , discoteche o bar con decibel a paletta fino a notte fonda, fogne che di sovente emanano insalubri miasmi e circolano liberi un eccessivo numero di gatti randagi,(come in tutta la Thailandia) che per la legge della compensazione, supponiamo, si nascondano altrettante ben nutrite pantegane.. ehehhh!!!), i quali felini, non accontentandosi di dare la caccia al nemico preferito, ogni tanto, arrotondano, balzando sui tavoli dei ristoranti ed impertinenti, si rifocillano pasciutamente dai piatti esposti…che poi, forse, inavvertitamente vengono pure serviti ai turisti..ehehhhh!!!) (tutto visto con i ns. occhi).
Il ristorante ove, sempre a ns/ avviso, si mangia meglio e’ il Ton Sai.
Se comunque le Phi Phi si desidera visitarle e’ preferibile alloggiare, distanti dal cosiddetto “Centro” o capoluogo, meglio ancora se a Long Beach, ove si trova una bella spiaggia e degli ottimi Resort. L’unica difficolta’ e’ quella che la sera, qualora si volesse andare a fare lo “struscio” in Centro, si deve ricorrere al longtail.


Stamattina, alla fine della colazione, dopo esserci sbracciati per risalutare Ric e Pat il cui traghetto transitava al largo in direzione di Krabi, ci siamo fatti accompagnare al porto per partire anche noi alla volta di Phuket, ma decisamente senza idee chiare di dove andare.
(e neppure le 2 ore su internet, trascorse in attesa del traghetto ci hanno aiutato a scegliere dove e cosa fare)
(Premettiamo che questa volta abbiamo scelto di viaggiare senza le Lonely Planet, le cosiddette bibbie dei viaggiatori, per cui dobbiamo arrangiarci a chiedere e ad utilizzare molto internet.. e fino adesso, non abbiamo avuto nessun problema e pensiamo di non averne neppure in seguito…negli altri Stati)


Giunti a Phuket, abbiamo scelto una soluzione pensata precedentemente ed approfondita durante la navigazione.
Ci siamo fatti accompagnare da un taxi alla Stazione dei Bus ed abbiamo preso un pullman di linea, con aria condizionata, per Tap Lamu, localita’ a oltre 100 km a nord di Phuket e porto dove partono le escursioni per le Similan, che abbiamo raggiunto dopo 2 ore circa (costo del biglietto 90 Bht=quasi 2 euro (Questo pensiamo sia il miglior modo e quello da noi preferito per viaggiare in giro per il mondo, ove si ha la possibilita’ anche di socializzare con i locali, vedere, parlare, capire. (Pensate che sul nostro bus che fa tutti i giorni la linea Phuket – Bangkok, (piu’ di 800 km) alle varie fermate, sono salite delle donne che vendono a pochissimi baht, dall’ananas al mango alla papaya, freschi, gia’ sbucciati, solo da mangiare, ed altro ancora)


Giunti al bivio di Tap Lamu, siamo scesi, per prendere un taxi che ci portasse al porto..a 5 km di distanza. Con le valige appresso, abbiamo quindi chiesto ad un passante dove potessimo trovare un taxi e lui senza scomporsi, ad un semplice gesto della mano, ha fatto arrivare 2 motorini, guidati da un uomo ed una donna.
All’arrivo di questi 2 mezzi “pubblici”, per la verita’, un po’ imbarazzati, abbiamo cercato di fargli capire che noi, piu’ 2 corpose valige, piu’ la borsetta di Anita, piu’ la mia borsa con gli attrezzi video-fotografici, forse trovavamo qualche difficolta’ nel farci trasportare per ben 5 km, da questi 2 “atipici” mezzi .. “No problem” ci ha risposto, qui e’ normale ed infine c’e’ solo questo, prendere o lasciare e quindi convinti che effettivamente non ci fossero altre alternative, con un po’ di fatica, Anita ha preso posto sul sellino dietro la Signora, le valige sono state caricate alla bell’e’ meglio fra le braccia dei conduttori (sic!!), io a cavalcioni dietro l’altro (sembrava di andare sull’asinello, con i piedi penzoloni) con le borse a tracolla, dopo qualche sbandatella per avviarci, siamo finalmente partiti con Anita che se la rideva ed io che la sfottevo dicendole… se ci vedessero…come siamo ridotti..ahahhhhhh!!! (ammettiamo che neppure da giovani…c’e’ capitato) Pero’ vuoi mettere…il divertimento a sessant’anni ..ehehhhh!!!


Giunti a Tap Lamu “harbour” prima di pagare e farci sfuggire quel che ci offriva il mercato dei trasporti, ho pregato i due “mototaxi” di attendere per chiedere se nei dintorni ci fossero hotels ove alloggiare. Si, mi risponde un distinto Signore a cui mi ero rivolto, qui si puo’ alloggiare solo in…Caserma. Come? Gli ho risposto, pensando di non aver capito bene. Si, mi ha controbattuto il tizio, siccome qui e’ una zona della Marina Militare Tailandese , la caserma mette a disposizione degli ottimi appartamenti con aria condizionata, utilizzati prevalentemente dalle famiglie dei militari stessi a circa 600 baht a notte (cioe’ a poco piu’ di 13 euro per notte, ad appartamento !!!!) Azz!! Ho pensato, questo viaggio oltre che piacevole e’ anche pieno di sorprese..pure ospiti in caserma) Bene, ho risposto, andiamo a vedere gli appartamenti (Anita sorniona annuiva e cominciava ad incuriosirsi sempre di piu’)


Ci presentiamo davanti a questa enorme e ben tenuta caserma, ove ci viene incontro un militare di servizio (supponiamo l’ufficiale di picchetto, assieme ad altri con la fascia con la scritta MP (Militar Police) sul braccio , il quale ci apre e ci fa accompagnare per vedere gli appartamenti.. grandi, ben 4 stanze addirittura su 2 piani,, ottimi, parquet per terra, puliti,ben tenuti e con tutti i servizi, doccia calda, aria condizionata, bagno con doccia separati e larghissimi.
Perbacco dico, passiamo in…fureria a pagare ehehhhh!!! Detto fatto!! (non hanno voluto vedere neppure i passaporti,ma ci dicono che il breakfast non e’ incluso,(bonta’ loro..con 13 euro..che volevamo pure la colazione..) ma possiamo andare al bar, li’ vicino, a consumarlo)


E domani si salpa per le Similan….


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Arcipelago delle Similan




Ci siamo alzati alle 7, fatta colazione (per giunta gratis presso il tour operator del viaggio), alle 9 siamo salpati con 2 bolidi del mare e con una caterva di turisti che nel frattempo sono arrivati da Phuket e da altri centri, alzandosi alle 5. Circa un’ora il viaggio con mare non proprio calmo.
L’arcipelago e’ formato da 9 isole che hanno pure un nome, ma qui per non complicarsi la vita, le hanno molto prosaicamente numerate. Da 1 a 9. Punto
La 1, la 2 e la 3 non e’ possibile visitarle in questo periodo (gennaio,febbraio) perche’ ogni sera le tartarughe ritornano per deporre le uova.


Primo stop per snorkeling, quindi all’isola n. 4 , mare leggermente mosso e bolide che ci ha fatto scendere in acque non proprio basse (da 8 a 15 mt). 45 minuti di snorkeling senza che nessuno dei circa 35 turisti, abbia visto nulla di importante..ad esempio..tartarughe, pescecani, murene, barracuda ecc. ecc., solo pesci di piccola e media taglia (anche se ci avevano garantito prima della partenza che era impossibile non vederli….forse il sindacato dei pesci aveva dichiarato sciopero ahahhhhh!!!!
Ripartiamo per il pranzo su una spiaggia decisamente da cartolina… sabbia borotalco e fondali dal bianco al turchese. Almeno quello sopra l’acqua non delude. Ammettiamo di aver fatto anche un ottimo pranzo. Alle 14, 30 si riparte per il secondo ed ultimo snorkeling sull’isola n. 7, mare sempre mosso, fondali alti e pesce di grandi dimensioni sempre in..sciopero. Ripartiamo per approdare sull’isola n.8 (l’isola con il caratteristico grande masso in bilico su una roccia in alto, che e’ stato adottato quale simbolo stesso delle Similan. Ultimo bagno su quest’altra favolosa spiaggia ed alle 15,45 abbiamo ripreso la via del ritorno.
Morale:chi va alle Similan per poter filmare sott’acqua incontri significativi, deve solo essere fortunato, chi invece vuole vedere acqua superlativa, sabbia ..cipria e belle spiagge mozzafiato, non restera’ deluso.
Stanotte, ultima notte in …caserma…. ehehhhh! e domani, rientro a Phuket, per trascorrere gli ultimi giorni in terra Thai. Dove andremo ad alloggiare? Come di consueto, non lo sappiamo , ma come sempre lo decideremo via facendo o all’arrivo.
(A proposito…gia’ sappiamo che domattina, qui a Tap Lamu, dovremo reingaggiare i 2 “sciammannati!! con i motorini che si fregiano di fare il servizio taxi per farci accompagnare nuovamente alla Fantozzi, al bivio della “main road” la strada principale, ove passa il bus di linea proveniente da Bangkok..ma il fatto e’ che non conosciamo gli orari di transito dei bus…….speriamo di non dover aspettare diverse ore all’angolo della strada come fanno abitualmente i locali… vedremo…...cmq mai disperare..anzi sorridere….tutto e’ vacanza..e che bella vacanza)


(….su internet…leggiamo sempre che in Italia il caldo tarda ad arrivare… speriamo di portarlo noi ai primi di marzo.…..)


Un abbraccio a tutti e la cordiale buona notte….dalla Thailandia…


....continua.....


Diario6 (ultimo) - da Phuket (Thailandia) a Kuala Lumpur (Malaysia) a Dubai a casa.


La partenza da Tap Lamu in direzione della “main road”, la strada principale per prendere il pullman e raggiungere Phuket, contrariamente all’arrivo fatto in “mototaxi”, l’abbiamo effettuato con un lussuoso pick-up, messoci gratuitamente a disposizione dall’ottima e piu’ antica compagnia Thailandese, la MedSye, con la quale eravamo andati alle Similan . Forse hanno voluto premiare la nostra audacia di esserci avventurati da soli ed aver raggiunto tale sperduta localita’, senza esserci affidati a Tour Operator o agenzie specializzate ..come normalmente facevano tutti…mah!!! Valli a capire…. Fatto sta che sono stati particolarmente gentili.
Vabbe’… ..preso il bus che proveniva da Bangkok, dopo aver acquistato a bordo, mango ed ananas freschi ed aver integrato la colazione, (anche se con una inaspettata base di piccantino, dovuto al fatto che nella busta grande della frutta, c’era una bustina con all’interno una polverina di color marroncino chiaro, somigliante allo zucchero di canna che Anita veva pure assaggiato, prima di spalmarla su una parte della frutta acquistata…. bene,…sti maledetti… sul fondo della bustina assieme allo zucchero avevano mescolato anche un po’ di peperoncino piccante ( te lo infilano ..dappertutto!! azz!!) e vi lasciamo immaginare che bocche ci siamo trovati…uhaooooooo!!!! per concludere …oltre alla frutta, abbiamo dovuto bere anche …come cammelli.. ah! ah! ah!).
Strada facendo, quindi, abbiamo deciso di andare a trascorrere, gli ultimi 3 gg (sin troppi!!!) a Kata Beach (da tutti, ritenuta una delle migliori spiaggie di Phuket..sic!!! Non che non sia ampia e a chi piace quel tipo di spiaggia, per certi versi, anche bella, ma ci ha confermato che alcune zone della Thailandia battute da un turismo talmente di massa, ( e quanti italiani…un mare.. sembrava di essere sulla riviera romagnola ehehhhh!!! Pensate, abbiamo conosciuto coppie di pensionati italiani di oltre 70 anni di eta’ che vengono a Phuket da 16 anni) per noi che preferiamo un tipo di vacanze itinerante, facciamo fatica ad adattarci). Ci eravamo infatti riservati a Phuket , appena 3 gg, in sincronia con la partenza dell’aereo per Kuala Lumpur in Malesia ed in coincidenza con quello per Dubai.
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Siamo giunti a Dubai alle 3, 30 di notte ed avendo fatto il consueto “booking” per un hotel , all’aeroporto di Kuala Lumpur, prima di imbarcarci, all’arrivo, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di trovarci ad attendere una lussuosa auto dell’Hotel (con il Signore che all’uscita sbandierava un cartello con su scritto i nostri cognomi.., caspita, ho scherzato con Anita, vuoi vedere che qui ci accolgono pure con la banda cittadina…eh! eh! eh! Comunque, che organizzazione !!!
In meno di un quarto d’ora, siamo giunti in Hotel e dopo pochissime formalita’ alla Reception, pochi minuti dopo, eravamo gia’ nelle braccia di Morfeo.


Dubai…oggi


E’ impossibile raccontare cos’e’ Dubai oggi. Noi che l’avevamo visitata, molto di sfuggita, oltre 15 anni fa, non l’abbiamo riconosciuta..ad iniziare dall’imponente aeroporto internazionale.
E’ vero. Qui la crisi,apparentemente, sembrerebbe non esistere, dall’osservare quante infinite costruzioni e gru edilizie si ergono ancora nel cielo di Dubai ed abbiamo visto noi che molti lavori vanno avanti.
Dalla costosissima Metropolitana su monorotaia che si estende per decine di km e che dovrebbe essere terminata nel 2015, al grattacielo piu’ alto del mondo il “ Buri al Dubai” di ben 800 metri di altezza, non ancora terminato nelle rifiniture esterne, ma gia’ arrivato all’altezza finale … all’enorme nuovo “Mall of Dubai” (inaugurato pochi giorni fa) un faraonico Centro Commerciale che ha gia’ battuto in estensione , l’altro conosciutissimo e grandissimo “Mall of the Emirates” semplicemente inimmaginabili in Europa e penso perfino in America. Ci hanno pero’ detto che tutti i progetti gia’ finanziati per centinaia di miliardi di US Dollars, verranno (o dovrebbero essere portati) a compimento perche’ i soldi ci sarebbero.
La crisi invece si vede, negli appartamenti e ville da nababbi, gia’ costruiti, ad esempio nella famosa “Palm of Jumerija” la penisola artificiale costruita sul mare, a forma di Palma da Cocco. Su questa meraviglia in cui hanno costruito ville da 5 a 20 milioni di dollari, vendute a calciatori e magnati di tutto il mondo, trovano ora difficolta’ a vendere il restante, ma il fatto e’ che, chi ha comprato a quei prezzi, ora si trova il patrimonio dimezzato, perche’ i prezzi sono crollati del 50% . (azz! Ma son sempre tanti!! )
Infatti l’altro pazzesco progetto di costruire addirittura la “Terra” (la cui forma, si vedrebbe solo dallo spazio) in mezzo al mare, a 4 km dalla terraferma, nelle acque del Golfo Persico, formata da centinaia di isole che sarebbero vendute a oltre 100 milioni di dollari cadauna, pare stia trovando per adesso, grandi difficolta’ di prosecuzione.
(ma gia’ buona parte l’hanno fatta !!!)
Tutto quanto sopra scritto, assieme ad una diminuzione del turismo di oltre il 30% sta causando il biblico ritorno a casa dei poveri lavoratori a 300 Dirhams (pensate 70 euro al mese) di Pachistani, Indiani, Bangla Desh, Filippini.. un vero dramma per questi poveri cristi che , trattati qui anche male, debbono rinunciare anche a quei miseri soldi che nel proprio paese non avranno..un vero dramma perche’ le prime vittime della crisi sono sempre i piu’ deboli..come in tutto il mondo..


Ormai il gettito annuale del governo di Dubai, e’ formato solo dal 7% dal petrolio (i pozzi di Dubai sono in fase di esaurimento, mentre Abu Dhabi, occupando quasi il 70% del territorio degli Emirati Arabi Uniti, pompa ancora oro nero)


Appunto per questo, gli sceicchi di Dubai, hanno diversificato i proventi del petrolio, puntando sugl’investimenti di capitali, immobiliari, turismo e commercio senza tasse e su uno standard di super lusso. (Hanno in programma altri 30 Hotels a 5 stelle!!!)
In questi 4 giorni in questo paradiso dello shopping, abbiamo visitato molte cose e pensiamo che anche se c’e’ crisi, questa citta’ e’ da visitare almeno una volta, se si vogliono vedere cose…mai viste.
Abbiamo fatto anche mare, sulla bella spiaggia a pagamento di Jumerijah Beach , che in questo periodo di febbraio , ha una bella acqua, anche se un po’ freddina , mentre la temperatura dell’aria, si avvicina ai 25/26 gradi.


Al di la’ di alcune particolarita’ tipicamente islamiche, (come ad esempio l’apartheid che c’e’ sui mezzi pubblici fra uomini e donne (le une davanti, separati dagli uomini dietro) oppure il divieto abbastanza severo di usare le macchine fotografiche in spiaggia, per il resto non sembra di vivere in un paese arabo.


Ora la nostra vacanza volge quasi al termine.. stanchi ma soddisfatti, anche di aver fatto amicizia col vietnamita, il saudita, il malese, il thailandese, lo giapponese, lo yemenita, e tanti altri che adesso non ricordiamo.


Un abbraccio a tutti ed un arrivederci al prossimo viaggio in…..
Anita & Michele