2020 : Un viaggio ed un impegno.

 

IL NOSTRO IMPEGNO VERSO GLI ALTRI

“IN TEMPO DI CORONAVIRUS”

Per questo inaspettato e drammatico evento mondiale, forse bisognava iniziare la narrazione con la classica frase:

..correva l’anno..

Abbiamo invece ritenuto opportuno, dopo oltre 3 mesi di “impegno” e circa 250 nostri connazionali, camperisti,  bloccati in Marocco e tutti rimpatriati, a causa del "Coronavirus" ed iscrittisi al Gruppo, di lasciare almeno “memoria” su questo nostro Blog, degli “stati d’animo” che, in ogni partecipante supponiamo, possano essere stati:

Ansiosi?  Drammatici? Tranquilli? Indifferenti?

Confortanti? Stressanti? Liberatori?

Preferiamo lasciare ad ognuno di noi che li ha personalmente vissuti le “ reali sensazioni” e di poterli ricordare e rivivere con la medesima  intensita’ di “quel” periodo.

Noi certamente, non lo dimenticheremo!

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Prima di iniziare a raccontare com'e' iniziata 

la "Storia" su Whatsapp del

desidero pubblicare, per coloro che non l’hanno vissuta e per una completezza di comprensione, “l’excursus”  delle motivazioni, prettamente ed esclusivamente “solidaristiche” che ci hanno spinto a realizzare questo Gruppo e di cui, alcuni prestigiosi mensili italiani del settore, hanno voluto onorarci dell’ impegno profuso.

(articolo apparso su “Plein Air” n. 574 - Maggio 2020 - pag. 28)

 LA STORIA - Italiani in Marocco al  tempo di WhatsApp

 Appassionati camperisti (è loro il blog: http://diaridalcamper.blogspot.com)di ritorno da un viaggio in Guinea, Michele e Anita - il 13 marzo approdano in un campeggio ad Agadir, in Marocco.

Solo allora comprendono la gravità della situazione italiana legata alla pandemia e apprendono del conseguente  blocco totale di attività e sposta menti

Insieme ad altri equipaggi italiani residenti nella stessa struttura decidono di coordinarsi e comunicare, creando un gruppo WhatsApp, nel quale mano a mano confluiscono tutti i camperisti italiani presenti in territorio marocchino (arriverà a contare centosessanta persone), ma anche la vice console onoraria di Agadir, Antonella Bertoncello, e successivamente altri alti diplomatici fra cui il Console Generale di Casablanca, Dr. Pierluigi Gentile, ed il Dr. Pasquale Attolico dell'ambasciata italiana, che ha sede a Rabat.

 La chat diventa uno strumento essenziale per dare informazioni in merito alle possibilità di rientro in Italia, dal  momento che di lì a poco le autorità marocchine chiudono porti, spazi aerei e frontiere terrestri.

 Pochi giorni dopo Michele e Anita insieme a un primo gruppo di equipaggi,  iniziano il viaggio di rientro da Agadir; poiché il porto di Tangeri è chiuso, puntano verso l'enclave spagnola di Ceuta e da li’ attraversano lo Stretto di Gibilterra,  fino all'Andalusia per poi proseguire via terra alla volta dell'Italia fino a Milano, la loro città.

 Fra le realtà che hanno collaborato al rientro dei nostri connazionali si segnala anche Actitalia, che si è mobilitata rivolgendo un appello al Ministero degli Esteri, ai consolati e non ultimo a Grandi Navi Veloci affinché venisse facilitato il rientro di un secondo gruppo di circa settanta connazionali, che è avvenuto a bordo di un traghetto salpato il 7 aprile  lungo la rotta Tangeri-Barcellona-Genova.

 Ma la storia non è finita, perché ci sono ancora più di ottanta persone bloccate in Marocco: Michele e Anita stanno continuando a monitorare la situazione per favorire il rimpatrio dei connazionali rimasti in quel paese.

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oltre a diversi altri Web Magazine, quale  Federcampeggio Lombardia - CamperPress.
 Infine ora, ci viene concessa l'autorizzazione  a pubblicare, l'intervista apparsa in edicola su Vita in CAMPER (n. 132 - Gennaio e Febbraio 2021), richiestaci dalla giornalista D.ssa Cristina Ferrando. 

 

..la nostra intervista.. 
 (Gennaio/Febbraio 2021)
(doppio click sulle pagine per ingrandire)







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La storia e le motivazioni

" E’ da oltre TRE mesi, per la precisione dal  13 marzo scorso che, rientrando in Camper, dal viaggio in  Guinea ed avendo circa 12.000 km. di guida, eravamo arrivati nel campeggio di Agadir in Marocco, per concederci  qualche giorno di relax.

Nell’alzare  la parabola satellitare, per vedere ed ascoltare un po’ di notizie dai Telegiornali  italiani, dal momento che, dopo il Tropico del Cancro, a sud del  23° parallelo, non si riesce piu’ a captare nessuna TV italiana, con il diametro delle nostre “padelle” e, tenuto conto che,  nei circa 2 mesi trascorsi nei vari paesi dell’Africa sub-Sahariana, pur avendo letto qualcosa su internet di questo “Coronavirus”, non avevamo afferrato l’esatta consapevolezza della sua gravita’. 

Io personalmente, poi, come altri, non avevo dato molto peso a questa “influenza” come si scriveva in quei giorni.

Quando pero’,  abbiamo  sentito che era stata dichiarata la “Pandemia Mondiale” , ci siamo preoccupati ed avendo nel campeggio in cui eravamo, molti camperisti italiani, anche di 80 anni e piu’ , abbastanza intimoriti, mi e’ venuta “ l’idea” di creare  un  Gruppo su Whatsapp, per far  confluire  tutti gli italiani Camperisti e non, che in quel momento si trovassero sul territorio marocchino e, nel frattempo, scrivere una  lettera alla nostra vice Console di Agadir, Antonella Bertoncello, pregandola di entrare anche lei  nel gruppo, come voce ufficiale delle istituzioni, alfine di non attingere notizie allarmistiche e non confermate dai social, a volte, condite anche di “ fake news”. Cosa che, accettando, mi ha fatto molto piacere.

Abbiamo quindi iniziato a lavorare con il passaparola e  molti italiani, hanno iniziato a telefonare, per chiedere d’iscriversi al Gruppo.

Il successo e’ stato oltre le aspettative !!!

Assieme ad Antonella, abbiamo inizialmente gestito, un cospicuo numero di camperisti  e successivamente, informata la  nostra Ambasciata Italiana di Rabat, un Alto Diplomatico, nella persona del Dr. Pasquale Attolico,  e’ entrato anch’egli nel Gruppo.  

Poco dopo, con mia sorpresa, vengo avvertito che il nostro Console Generale di Casablanca, dr. Pierluigi Gentile,  desidera entrare anch’egli nel Gruppo, per  poterci seguire e darci ulteriore assistenza. 

Debbo dirvi che per me, a quel punto, era un onore ed un piacere, avere con noi, autorevoli diplomatici italiani nel Gruppo. 

Diciamo che era il successo di un’idea a beneficio di tutti.

Il Gruppo, essendo cresciuto molto, ci ha tenuti  impegnati  ore intere del giorno e della notte,. anche durante il viaggio, poiche’ tutti i nominativi che desideravano iscriversi, venivano convogliati presso di noi.

Insomma, anche mentre guidavo, Anita inseriva nuovi iscritti.

Camperisti che non avevamo mai conosciuto personalmente e che tutt'ora, in molti, non conosciamo ancora,  ma che, percepivamo noi stessi  in quelle ore di guida e  di “stress”, di essere almeno "sereni", per aver loro messo a disposizione  uno strumento o se volete un “contenitore “ o meglio ancora, una “lavagna” digitale/virtuale, sulla quale poter dialogare fra di noi ed  essere soprattutto "tranquillizzati" e consapevoli che, da quel momento in poi, non erano piu’ soli, abbandonati a se stessi, in frangenti di emergenza cosi’ gravi, ma di poter avere un punto di riferimento costante presso cui rivolgersi, alfine di ottenere informazioni e  rendersi conto dell'evolversi degli eventi, in un momento in cui la situazione del Marocco potesse aggravarsi, come i media lasciavano trasparire e, come subito dopo, e’ avvenuto, poiche’ il Paese si accingeva a chiudere tutto: porti, spazi aerei e frontiere terrestri, per tutelarsi dai contagi.

Anita ed il sottoscritto, nel frattempo, da Agadir, dove ci trovavamo,  partivamo immediatamente  per rientrare in Italia.

Assieme  ad oltre  settanta camperisti, ci siamo avviati  verso il Porto di Tanger Med, ma siccome era stato gia’chiuso, siamo stati costretti a proseguire verso “Ceuta” (enclave spagnola) e siamo cosi’ riusciti ad imbarcarci, appena  24 ore prima che le autorita’ spagnole, chiudessero anche questo porto, attraversare lo stretto di Gibilterra, raggiungere la Spagna e proseguire poi, via terra, verso l’Italia.

 Ora da casa, qui in Milano, stiamo ancora “gestendo”  il Gruppo  ed in collaborazione con i nostri diplomatici, stiamo dando informazioni  utili ed opportune pressioni presso vettori marittimi e autorita’ marocchine, per far rientrare le rimanenti persone che sono rimaste bloccate la.

 Dal 13 marzo e fino ad oggi, 20 giugno, termine del Gruppo, grazie all’impegno  della nostra diplomazia,  possiamo valutare in  circa 240/250 le  persone che sono  tornate a casa e  siamo  sicuri che anche le poche unita’ rimaste, riusciremo a rimpatriarle.

E’ inutile dirvi che siamo veramente felici di aver preso quest’impegno  di solidarieta’ verso gli altri e di averlo portato a termine con successo.

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Cio’ che  invece, e’ stato impossibile pubblicare su questo Blog e credetemi, trattasi di oltre  l’80% di cio’ che e' apparso sul Gruppo Whatsapp, sono state le decine di  telefonate, a volte positive, a volte meno, che sono intercorse con tantissimi di voi  “sul privato” , per cercare di darvi informazioni, suggerimenti, consigli, aiuti, anche mie “arrabbiature” se non riuscivo a trovarvi al telefono ...per le quali, chiedo ancora scusa, ma so che mi perdonerete. La “tensione” in quei momenti era tanta.

Ricordo ancora le varie telefonate e voci che si susseguivano per arrivi di navi, partenze, conferme, smentite. Poi, dopo alcuni giorni,  esse si tramutavano,  prevalentemente in …disdette.

Tante le novita' scoperte. Le famose  “certificazioni consolari” rilasciate dalla nostra rete, per ottenere  le varie autorizzazioni a circolare sulle strade marocchine, rilasciate dai vari:  Caid,  Pasha’,  Wilaija  che, mi hanno fatto acquisire una nuova conoscenza dei livelli gerarchici e di terminologie di quel Paese.

Sono venuto a conoscenza della nostra rete consolare, con le sue aree di pertinenza, atte a rilasciare un’ infinita’ di documentazioni ai ns/ connazionali.

In questo convulso periodo, ricordo, le incessanti, preziose informazioni, spesse volte in drammatiche vocalizzazioni che ricevevamo dalla ns/ attiva vice Console, Antonella Bertoncello, mediante le quali ci consigliava (anzi, ..ci urlava!!) di tornarcene *tassativamente* a casa . Oltre alle indicazioni che ci forniva, su eventuali porti aperti o chiusi, decreti governativi marocchini o “promulgazioni Reali”  appena emanati  e pubblicati. L'operativita’ dei suoi uffici, ubicati in una delle “aree” a vocazione turistica,  piu' "gettonata"  dalla massa di turisti e   camperisti. 

Ho memoria anche dello stressante lavoro svolto dallo staff del Consolato Generale  di Casablanca, per le sue aree di competenza, in particolare quello della D.ssa Rita Vullo che se ne occupava..

La presenza del Dr. Pasquale Attolico, diplomatico della nostra Ambasciata di Rabat, le comunicazioni intercorse, a volte anche oltre la mezzanotte, per avere comunicazioni, chiedere ed ottenere risposte certe ai quesiti che mi ponevate, coordinare lavori e potervi offrire, l’indomani,  le informazioni piu’ recenti ed aggiornate. 

Il Console Generale, Dr. Pierluigi Gentile, anch'egli, silente nel Gruppo, ma attento a quanto accadeva, e nel farci partecipare, mediante foto, alle istituzionali manifestazioni delle ricorrenze nazionali.

Non possiamo proprio lamentarci, tenuto conto, tuttavia, che eravamo pur sempre una percentuale minima, di coloro verso i quali le nostre "Istituzioni" dovessero occuparsi per il rimpatrio.   

 A questo riguardo, e' opportuno pero' rammentare che altre “reti consolari”, molto piu’ strutturate della nostra,  ci raccontavano, facessero “flanella”, nel non essere, il  piu’ delle volte, attive, verso i loro connazionali, i quali imprecavano e “ invidiavano ” l’ organizzazione che ci eravamo dati. Al riguardo, non nego che alcuni camperisti, cugini "d'oltralpe", suggeriti da  nostri connazionali, mi hanno chiamato dal Marocco per chiedere informazioni e se avessi potuto aiutare anche loro, mediante le nostre autorita' diplomatiche. 

 Non potro’ dimenticare le concitate notizie ricevute di notte per l’urgente ricovero di una persona cara e  conosciuta e, dopo alcuni giorni dal rimpatrio, la tragica notizia della sua scomparsa. La  doverosa assistenza al congiunto rimasto in Marocco e la sua assistenza telefonica, a seguito dell' obbligatorio isolamento.

 Ricordo anche, le affannate telefonate, fattemi sul privato, di alcune ns/ connazionali, che mi chiedevano, con comprensibile ansia, se, a quel punto, dopo settimane di blocco, avessi potuto dar loro, la "certezza" di rientrare in Patria per abbracciare i loro cari. Probabilmente estenuate dal protarsi del confinamento.

Le mie varie telefonate fatte all’affabile “cavaliere” di Tangeri, per invitarlo a dare  assistenza ai nostri connazionali, durante l’imbarco al Porto di Tanger Med ed aver avuto la “sensazione” che l’amabile ultrasettantenne, si fosse volutamente gia'“ confinato” 😂 in un suo personale “lock-down”, permanente ed effettivo da Covid “  😃

 Ci siamo pero’ anche divertiti  ed abbiamo piacevolmente apprezzato il “reggiano”  nelle sue forbite asserzioni di  latino, spesse volte, vocali, trovandosi, lì, a suo dire, per essersi concesso  una “evasione turistica” in Marocco, con la sua “badante” o “infermiera”  😂😂 .

O quando, per allietare la compagnia, veniva fuori con le sue gag, di aver parlato con il “frigo” e l’aveva “sentito” troppo freddo o con la stufa che gli pareva troppo “calda”.😄😄 .

E che dire dell’amico ”camperista”  😂 “Overland”, 😛  che alloggiava in uno dei camping, considerati piu’ “in” nei dintorni di Agadir,  che fattosi conoscere, i primi tempi, per  una ” originale"  richiesta”  opportunamente, “non esaudita” 😃😅..ahahhhhh..  si era poi dedicato  in modo paziente e competente, oserei dire da buon samaritano, 😇 a “sovrintendere” i vicini di piazzola, nel compilar loro pratiche burocratiche, dare consigli, anche per  “scroccare”, aggiungo, maleficamente io, 😂😝 da eccellente intenditore qual era, qualche buon vino d’annata,😊😅 ehehh ..ma  che poi,  mi chiamava a Milano, ben stravaccato nella piscina dell’Atlantic di Agadir, "scusandosi" 😄😄 di non essere  riuscito, (sob!)  suo malgrado,  ad evitare di far scrivere al suo vicino, gli indecifrabili geroglifici o mugugni o cronache televisive che costui, di tanto in tanto amava “ irrorare” sul Gruppo.

Rammento anche che,  puntuale, l'unico 27enne della compagnia, con la sua effervescente ed arguta ilarita’,  interveniva scrivendo: “ Emore…ha colpito ancora !!!”  E giu’ tutti a sghignazzare.😅 . In privato ed in  silenzio, naturalmente.

E' anche vivo in me il ricordo, con affetto, dell’amico di Vigliano d'Asti, che mi telefonava  e con tono pacato, ci teneva ad informarmi diligentemente, delle pratiche e delle registrazioni on line varie che aveva effettuato, per se ed i suoi amici.

Non posso certamente dimenticare di aver "scovato"  la simpatica “coppia” di camperisti,   che, per la prima volta in Marocco, aveva pensato bene, di “appartarsi” come due piccioncini,  😉😉😊 per circa 2 mesi, dimenticati inoltre da tutti, in uno splendido scenario, dalle parti del 23° parallelo. E che, in realta’, molto creativi, si erano pure costruiti un fornetto di sopravvivenza, nella nuda roccia. Evidentemente  lettori e seguaci del "Manuale" delle giovani Marmotte.😊😊 

E come non pensare ai 2 solitari amici “ con "dependance" sul Lago di Viverone ", che per farmi "rosicare", mi inviavano splendide foto di pesciotti appena pescati dalle parti di Barbas.

Bene. Dopo questa bonaria carrellata di  amichevoli “dissertazioni” che ci hanno anch’esse aiutato a trascorrere le lunghe settimane di Coronavirus, ringrazio soprattutto voi  che mi avete concesso la massima collaborazione ed assieme, abbiamo potuto ottenere un risultato cosi’ pieno e positivo.

 In tutta sincerita’, lo ammetto,  all’inizio, non immaginavo che un semplice “aiuto solidaristico” potesse coinvolgermi  quasi “full-time” e per cosi’ lungo tempo.

Desidero infine scusarmi, se nei confronti di qualcuno, il mio intervento e' stato po' duro, oppure ho dovuto ricorrere a  drastiche esclusioni. Era mio e vostro interesse, in momenti di alta tensione, tenere armonia e solidarieta’ nel Gruppo e comunque mi rimetto al vostro giudizio.

E’ stata anche per me, un’ esperienza nuova, nella quale, a momenti stressanti, si univano quelli esaltanti per gli evidenti  successi conseguiti.  

Ebbene, ora termino, ma vi assicuro  che non sono affatto pentito di averlo fatto. Confermo di non aver avuto, mai,  alcun dubbio che saremmo riusciti a far ritornare tutti a casa. Anzi lo rifarei nuovamente. Con il medesimo impegno e lo stesso orgoglio!!

Desidero infine ringraziare mia moglie Anita che, in silenzio, per oltre 3  lunghi mesi, mi ha molto aiutato.

Arrivederci in Marocco !!!

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Recensioni:

Caro Sig. Rossetti, desidero ringraziarla anche a nome del personale  del Consolato di Casablanca e dei colleghi dell’Ambasciata di Rabat,  per il prezioso aiuto che ci ha volontariamente e generosamente fornito lungo questi tre mesi di emergenza.
È stato un vero piacere conoscerla e spero davvero che avremo presto occasione di ritrovarci in Marocco.
La saluto molto cordialmente!
(Dr. Pierluigi Gentile - Console Generale d'Italia -  Casablanca)
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 Bravi!!🙏
(Antonella - Vice Console On. - Agadir)
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 😂😂 Michele questo "viaggio" forse è stato il più estremo, tanto da offuscare i precedenti! Ma se il viaggio è conoscere luoghi e soprattutto persone, questa volta hai fatto Bingo! 👋👋
(Demetrio)
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 È dir poco, dire grazie alla vostra cooperazione che ne siamo venuti fuori da questa situazione.
Ne avremo da raccontare !!!
Un grande abbraccio con sorriso. Buona giornata a tutti voi e grazie ancora di cuore.
(Pascal e Mauro)
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 Grazie grazie e ancora grazie!!!👍👏👏👏
(Fernanda e Pasquale)
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 Michele e Anita siete due bellissime persone 😊
(Mauro)
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 Ciao Michele, bella rievocazione del nostro rientro.
Buongiorno  a te e Anita, a tutto lo staff dei nostri diplomatici ed a tutti del gruppo... 🌞🌞
(Palmiero e Graziella)
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 Grazie di cuore e lieti di aver condiviso con te gli ultimi km in Marocco.
(Lucilla ed Eugenio)
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 Michele ed Anita, dovete essere più che orgogliosi di quello che avete fatto e ci avete dato in quei giorni indimenticabili. Siete stati la nostra guida virtuale!!! Non vi conosciamo di persona ma vorremmo proprio considerarvi nostri AMICI.
Nuovamente grazie, bravi👏👏
(Betty e Franco)
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Bravi, Michele e Anita, avendovi seguiti a distanza in questa operazione non posso che dirvi: Bravi !!!
(Pino)
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