Mauritania in Camper (con VIDEO)


(Il video puoi vederlo, alla fine di questo diario)

Africa 2007 - l'avventura.. continua - 2Feb07

Cari amici, parenti, colleghi e conoscenti, anche quest'anno, dopo l'avvincente viaggio dell'anno scorso in Senegal, siamo ritornati in Africa Occidentale.
Non avremmo intenzioni di fare molti km, (ma sono proponimenti che spesso vanno in ....fanteria).

Siamo comunque già arrivati in Mauritania a oltre 2500 km a sud di Tangeri, da dove vi scriviamo e gia' fervono i preparativi per raggiungere la bellissima Oasi Marina del Banc d'Arguin. Per poterla raggiungere, a circa 240 km da Nouadhibou, e' obbligatorio fare pista, con frequente fondo del micidiale "tole ondulèè " che spacca ossa, ma soprattutto mezzi;

Dovremmo essere 5 camper con il noleggio di una guida locale che a bordo di una Toyota 4x4 avanzera' davanti a noi e ci indichera' la  strada ed eventualmente (anzi, quasi sicuramente) ci dovra' "agganciare" qualora c'insabbiassimo.

In verita' , molti ci sconsigliano di fare quella pista con i nostri mezzi , ma la guida pur d'incamerare qualche quattrino, spinge, dicendoci: " Monsieurs, rien de problem. Sperem... penso io... comunque preferiamo andarci cauti e fare le dovute...verifiche..ehehhhhhh!!!
(e qui qualcuno e' gia' "elettrizzato" dall'idea...ehehhhhh)

Quest'anno fa molto piu' caldo (oggi 2 febbraio, rasentiamo i 30 gradi circa) Siamo gia' arrostiti; Tira comunque un forte vento dal Sahara che c'impensierisce un po' per paura di probabili tempeste di sabbia;

Per adesso e' tutto.
Purtroppo in questo antesignano paese non arrivano e non partono SMS ed anche per telefonare ci sono problemi.
L'unico mezzo per comunicare sono questi Cyber Point.. e meno male;
Un saluto ed un abbraccio a tutti.
W l'Afrique
Mike e Anita

...continua...

Diario 2 - 8Feb2007

Dopo aver fatto diverse ed opportune verifiche, siamo arrivati alla conclusione che raggiungere l'agognata Oasi Marina Protetta del Banc d'Arguin con i nostri camper era pressocchè una follia che ci sarebbe potuta costare cara soprattutto in termini di euro.

Ci e' stato infatti riferito che gia' con tempo "normale", la pista e' impraticabile per i nostri mezzi, ma complice anche il forte vento del Sahara (l'Harmattan) che da alcuni giorni (qui, febbraio, marzo e buona parte di aprile, sono i mesi piu'ventosi,) ha iniziato a soffiare e neppure la spinta di un carrarmato ci avrebbe fatto proseguire.

Da "nomadi", quali oramai siamo diventati, ma temporaneamente "stanziali" da qualche giorno in questa meravigliosa "Baie de l'Etoile", in compagnia di pellicani, fenicotteri ed una miriade di altre specie di uccelli migratori, che come noi, vengono a "svernare" in luoghi piu' caldi, a malincuore e per dimenticare questa mancata avventura, abbiamo deciso di "annegare" il nostro malumore con ben 7 kili di aragoste freschissime appena prelevate dall'Atlantique, il tutto corroborato da quel poco di "nettare" chiamato vino che siamo riusciti ad "imboscare" alla severissima frontiera della Repubblica Mauritana, la quale, negli anni passati ci faceva entrare senza controlli, ma da quest'anno si sono ricordati di essere islamici e ci hanno letteralmente ispezionato da cima a fondo i camper alla ricerca di alcool, non si sa bene, se per essere in regola con i dettami di Maometto, oppure per berselo, alla faccia nostra.


In realta' molti di noi, forti della convinzione che qui, in "Afrique", ma non solo, quello che vale oggi, puo' non valere domani ed essendo venuti a conoscenza in anticipo di questo cambio di linea, han pensato bene di “depositare” in Marocco (che pare non si faccia piu' di questi scrupoli, finalmente) tutta la cosiddetta "eccedenza" alcolica ..Oddio, a qualche italiano, ma anche a diversi francesi, ho visto lasciare in Marocco pure qualche "damigiana di vino , ma soprattutto erano simpa-tetici i tedeschi che dicevano "Nein senza Birrra ..Yaaaaaaaa!!!!.
Con la speranza di riprendere (ma soprattutto di "trovare") quanto lasciato al rientro. D'altronde non si scappa, o accontenti i mauritani o i marocchini....c'e' poco da raspare..ehehhhh.

Qui ogni mattina viene a farci visita "Ahmed" un simpaticissimo pescatore, 2 mogli (solito fortunato, commentiamo noi con le nostre mogli... ehehhheh!!!) e ben 8 figli..per adesso, dice lui (pare che la sera non abbiano la...televisione ehehhhh!!) infatti lo abbiamo soprannominato "Mandrillosky") che tira su le reti a poche decine di metri, dandoci il privilegio di visionare per primi il fresco pescato.

Ovviamente sa bene che se nella rete sono incappati Branzini ed Orate Reali da 1 kg. abbiamo il diritto di prelazione.
Infatti, forti del motto " Un' Orata Reale al giorno, ti leva il medico di torno" facciamo voti affinche' Ahmed, non faccia mai spegnere il fuoco della nostra griglia…ahahhhhhhh!!!

Ora termino, nel darvi purtroppo una brutta notizia che ha un po' scosso tutti noi.
Ieri l'altro, 2 turisti francesi, viaggiando su un fuoristrada, sono saltati in aria, a poche decine di km da noi, su una delle mine che qui sono sparse a migliaia per effetto della famosa guerra con i combattenti del Fronte Polisario.

Ci e' stato pero' anche riferito che pur avvertiti del pericolo, pare non abbiano ascoltato i consigli, finendo con la loro 4X4 sopra la bomba. Ci spiace veramente. Purtroppo qui bisogna stare molto, ma molto attenti a dove si mettono i piedi... ma anche le ruote.

Quest'anno ci manca Alberto il "Bocelli della Val Bormida" , restato a casa per lavoro, che con la sua ugola d'oro l'anno scorso ci riempiva le serate sahariane con canti e danze.

Ora termino, dicendovi che la nostra permanenza "quaggiù" si protrarra' ancora per qualche settimana, fra "footing" mattutino,(..come noterete, col passare degli anni.. purtroppo si perde una "t "..eh! eh! eh! )  lungo le immense spiagge, gustose orate reali e viaggi in moto, calde giornate e tintarella stravaccata " au bord de l'ocean" purtroppo ventose.

Poi inizieremo "doucement" come dicono da queste parti, il rientro verso il Marocco, visitarne la sua parte orientale, fino ai confini con l'Algeria e presentarci ai primi di Aprile a Tangeri all'imbarco per l'Italia.

Un abbraccio a tutti voi, ma soprattutto un abbraccio forte forte e tanti bacioni alla nostra stupenda nipotina Marta, 4 anni, che abbiamo letto ci cerca tutti i giorni. (Ebbene si, lo ammettiamo, non i pericoli dell'avventura, ma questo si che ci mette molto, ma molto in crisi).

...continua ...

Diario 3 - Africa 2007 - 21Feb07

Eccoci nuovamente davanti ad una tastiera in uno dei piu scassati Cyber- Cafe' di tutto il Sahara a raccontarvi " le nostre fatiche " ...si fa per dire.

Per la verità stavolta poche, dal momento che abbiamo continuato a bivaccare in quella meravigliosa "Baia delle Stelle" in Mauritania, concedendoci un'avventura in moto di circa 20 km di pista dura per raggiungere la Riserva Naturalistica di Cap Blanc (che assieme al già citato Banc d ‘Arguin formano due vaste aree di oltre 200 km di costa a tutela di un patrimonio marino e faunistico di notevole valore, finanziato anche dalla Comunita Economica Europea) ove abbiamo filmato e fotografato la graziosa ed ormai da noi scomparsa " Foca Monaca" assieme ad aironi ed altri uccelli.

La Foca Monaca di Cap Blanc (Mauritania)  - Febbraio 2007


In pratica non avendo potuto raggiungere il piu importante Banc d’Arguin, ci siamo dovuti accontentare (anche qui si fa per dire) della piu raggiungibile, ma un pò piu rischiosa riserva di Cap Blanc.

Infatti per poterla raggiungere in moto, la pista di snoda in una hammada, deserto fatto non di sabbia, ma di desolate e sterminate pietraie, nel quale, la cosa piu rischiosa é dovuta al fatto che tutto intorno alla pista vi sono le famigerate mine che come avevo spiegato nel diario precedente, poche settimane fa, han già causato delle vittime.

In realtà la pista per Cap Blanc e' stata raggiunta al terzo tentativo.
Gero e Maurizio, i nostri amici camperisti ci avevano gia' provato due volte nei giorni precedenti, non riuscendo pero’ a trovare la pista giusta e facendo rizzare i capelli in testa a quei poveri militari che gli erano corsi dietro gridando loro di aver sbagliato percorso.


Grazie quindi, anche ai 2 precedenti tentativi, eravamo riusciti a raggiungere l'agognato "Capo", pur fra alcune difficoltà e comprensibili timori e realizzando finalmente l'incontro con l'ormai noto "mammifero" che se ne stava beatamente spaparanzata, nelle vermiglie acque sottocosta, alternando momenti di relax a fulminei tuffi sott'acqua alla ricerca, supponiamo, di fresco cibo per  il suo palato.


Due giorni fa abbiamo abbandonato la Mauritania e siamo rientrati nel Sahara Occidentale a causa del forte vento che si era nuovamente messo a soffiare dal deserto, ma stavolta "freddino" facendo scendere la temperatura di qualche grado (ora siamo sui 20/21 gradi) facendoci smetter di farci i bagni.

Salutato a malincuore ( ma anche da parte sua) Ahmed il pescatore, e dopo avergli regalato scarpe, maglie e quant'altro avevamo a bordo per lui e la sua numerosa famiglia, anche perchè non ci ha mai fatto spegnere la griglia, abbiamo “bofonchiato”, come di consueto, qualcosa ai soliti douanniers in frontiera che chiedono sempre "cadeau" e siamo rientrati.


Dopo essere entrati in un campeggio per 2 giorni e fatte le dovute pulizie ( ragazzi la sabbia s'infila pure nel ....) a noi ed al camper, domani ci facciamo una tappa di circa 500 km per raggiungere Layounne.
Per adesso e' tutto.
Un abbraccio a tutti voi e.. mi raccomando... tenete duro....


Michele e Anita

P.S.: adesso qui fuori ci sara' Mohammed col suo cammello il quale ci aspetta per
farci fare il solito giro. Andateglielo a dire voi che se dovessimo accettare l'offerta di tutti i cammellieri del Sahara, il nostro “fondo schiena” diventerebbe come quello dei Tuareg !!!!!... ah! ah!  


Video/Immagini del Marocco e della Mauritania 2006/2007





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